Lettere anonime: come scoprire chi l’ha scritta (e gli effetti su chi le riceve)

La Perizia grafica giudiziaria su lettere anonime (o perizia calligrafica) ha l’obiettivo di scoprire chi ha scritto ed inviato la lettera anonime. Spesso con messaggi denigratori, minacce o avvertimenti, la lettera anonima produce effetti molto negativi su chi la riceve, che si sente vittima di attacchi ingiustificati e indifeso nel non conoscere chi sia il mittente.

Le lettere anonime sono spesso scritte a mano, e chi le riceve ha, spesso, dei sospetti su chi possa essere il mittente. Da un lato, c’è il desiderio di giustizia, di scoprire chi è l’autore del messaggio così da poter reagire, anche tramite vie legali. Dall’altro, un sottile disagio che, secondo il carattere di chi è l’oggetto di queste non gradite attenzioni, con il tempo può trasformarsi in rabbia o ansia.
In ogni caso, è sempre meglio indagare. Dietro una lettera anonima, soprattutto se portatrice di avvertimenti o minacce, c’è sempre una persona che si sente nemica, ed è quindi nel pieno diritto di chi le riceve, indagare, per scoprire di chi si tratti. È il Grafologo giudiziario che, attraverso una perizia grafica giudiziaria, può risalire all’autore del testo, e far sì che giustizia trionfi.
(scorrendo la pagina puoi leggere la trascrizione dell’audio dell’intera puntata)

Cos’è una lettera anonima e come scoprirne il mittente

“Come scoprire chi ti manda una lettera anonima, con grafia camuffata” è la domanda di Anna a cui rispondo in questa puntata.

Cos’è una lettera anonima? È un messaggio che una persona che desidera rimanere ignota invia ad un’altra. Attraverso lettere anonime arrivano minacce, lamentele, insulti, offese, indirizzati ad un membro della famiglia, che magari parlano di un altro componente, fino a casi legati a crimini gravi, per depistare o, al contrario, fornire informazioni. Si pensi al cosiddetto “mostro di Foligno”, che inviò egli stesso lettere anonime scritte con il normografo.

Indagare scritti anonimi per risalire all’autore

Anche se si parla di “lettera” anonima, le scritte anonime possono essere apposte ovunque –  ti cito degli esempi da casi veri, ai quali, come Grafologa giudiziaria, ho lavorato –: scritte anonime sulle pareti di casa, sulla cassetta postale, su porte di locali pubblici con tanto di dati personali altrui, sulle portiere dell’automobile del destinatario, sulla pavimentazione di un vialetto, e poi, sui più consueti fogli o pezzi di carta, che vengono inviati tramite posta tradizionale o fatti trovare, ad esempio, sotto il tergicristallo, nei pressi dell’abitazione o sul posto di lavoro. A volte, brevi, altre volte, lunghissimi.

Scritture anonime: perchè il “camuffamento” non funziona

Poiché chi invia un messaggio di questo tipo ha una qualche consapevolezza del fatto che sta compiendo un gesto, per lo più, non proprio lodevole, di solito, scrive in stampatello, se non addirittura, usando un normografo, nel tentativo di “anonimizzare” ancor più la propria scrittura.

Anna, nella sua domanda, ha introdotto proprio questo elemento: “grafia camuffata”. Come viene camuffata? Attraverso l’alterazione della propria scrittura naturale e spontanea, dissimulando o imitando, trattenendo gesti abituali e cercando di creare forme artificiose. Ma, è bene ricordarlo, il gesto grafico porta con sé caratteristiche identificative uniche.

Per scoprire l’autore di una lettera anonima, bisogna avere almeno un’idea di massima su chi possa essere, perché si parla di “analisi e comparazione”, e la comparazione può essere fatta soltanto se ci sono scritti comparabili. In casi che ho seguito, è stato poi necessario raccogliere molti saggi grafici, per la spinta che spesso l’autore di uno scritto anonimo ha nel cercare di alterare la propria grafia. Quello che altera sono elementi di cui è consapevole. Perciò “camuffa” il camuffabile.

Ma il gesto grafico, la dinamica di movimento, i contrassegni identificativi, quelli non può camuffarli, perché non li conosce.

L’importanza delle scritture di comparazione per confrontare gli scritti anonimi con le grafie dei presunti autori

Certo è che per una comparazione adeguata, occorrono i giusti comparativi, in qualità e quantità. Molto dipende dalle caratteristiche distintive, dalla lunghezza del testo, dalla portata degli elementi identificativi: così, in un caso che ho seguito, la presenza di due elementi identificativi rari e di elevato valore ha consentito di identificare con certezza l’autore. In altri casi, per la brevità del documento o la mancanza di comparativi, non sempre è stato possibile arrivare ad un parere definitivo.

Ho seguito un caso in cui dissidi tra vicini di casa aveva portato ad una serie di lettere anonime, piuttosto offensive, scritte con il normografo, in cui è stato possibile identificare la personalità grafica dello scrivente, e quindi, distinguere due diverse mani, appartenenti ad altrettanti autori.

Se poi, Anna, hai un caso specifico, la cosa migliore è parlarne: in Grafologia giudiziaria non esiste un caso uguale ad un altro. Ognuno, è un caso a sé. Perciò è necessario valutare il messaggio anonimo, le sue caratteristiche, se disponibili, o no, dei comparativi, quali e quanti. Il mio approccio va verso l’approfondimento, perciò fornisco sempre tutte le informazioni che possono essere utili. Se hai bisogno di un parere professionale relativamente ad un caso per cui vuoi valutare la possibilità di una perizia calligrafica, puoi scrivere a info@miagrafologia.com o telefonarmi al 339.6908960. Fornisco sempre tutte le indicazioni utili, ed il preventivo è gratuito e senza impegno.

Perchè non sentirsi vittime di una lettera anonima, sempre indice di debolezza, e non di forza

Ho dedicato anche due podcast a questo argomento, dal titolo: “Cattivi e lettere anonime: scoprire gli autori si può, con la Grafologia giudiziaria” e “Il falso nella scrittura e il vero nella vita” che trovi nell’altro mio podcast, “Comunicare per essere®” ed anche sul mio blog, annarosapacini.com

Affronto, in “Il falso nella scrittura ed il vero nella vita” un tema che coinvolge molto le persone che sono oggetto di lettere anonime, che provano sentimenti di angoscia e paura, o rabbia e desiderio di rivalsa, trovandosi ad essere oggetto di attenzione cattive, non richieste, senza poter reagire, e, spesso, con dubbi che gli autori possano essere anche persone vicine, di cui si fidano ed a cui sono legate. Non tutti riescono ad esprimere in modo chiaro, leale e diretto il proprio sentire, e a volte, una lettera anonima sembra un modo per dare sfogo a ciò che si prova. Chiaramente, non è un modo giusto.

Se vuoi saperne di più di grafologia giudiziaria e del mondo di relazioni e comunicazione che fanno da contorno, visita miagrafologia.com Se ti interessa la realizzazione personale attraverso l’evoluzione delle caratteristiche fondanti, visita annarosapacini.com Per quanto riguarda la Grafologia giudiziaria, nel prossimo podcast risponderò alla domanda dell’avv. Raffaele: “può una persona molto anziana scrivere un testamento pochi giorni prima della propria morte?”. Se questo podcast ti piace, e vuoi darmi il tuo sostegno, puoi lasciare una valutazione, ovunque ascolti i podcast, inclusi Spotify e Apple podcast. Grazie. Ti aspetto alla prossima puntata.

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